Nei giorni scorsi abbiamo avuto il piacere di intraprendere un viaggio che ci ha portato alla scoperta dei paesi che prenderanno parte all’evento Le finestre sul Sannio e dintorni. Un’esperienza autentica che ci ha permesso di immergerci nella cultura sannitica, conoscere artigiani e produttori locali, stringere nuove amicizie e assaporare piatti che raccontano storie di famiglia, identità e territorio.
Il viaggio tra i borghi
Questo viaggio nasce in vista di un evento speciale che si terrà a Puglianello il 6, 7 e 8 giugno, quando questi paesi si riuniranno per celebrare la loro identità attraverso sapori, folklore e cultura. Per conoscerli davvero, abbiamo deciso di visitarli uno a uno, lasciandoci guidare dalla curiosità e dalla voglia di raccontare.
Massa di Faicchio ci ha accolti con il suo caratteristico ponte Fabio Massimo da cui si scorge il monte Erbano. Qui abbiamo conosciuto Patrizia, titolare di “Briciole di Gusto”, che porterà all’evento il “cucchiso”, un biscotto ripieno di marmellata d’uva, uva passa e noci, ispirato al cookie americano ma reinterpretato con ingredienti locali.
La storia di questo dolce è affascinante: una donna di Massa, di ritorno dall’America, decise di reinterpretare il famoso cookie americano utilizzando ingredienti locali. Il risultato è un dolce simile a uno strudel, cotto due volte per ottenere una croccantezza unica.
Grazie alla generosità della famiglia che le ha tramandato la ricetta originale, Patrizia è in grado di riproporre il cucchiso nella sua forma autentica. Oltre al cucchiso, non mancheranno babà, crostate, cheesecake e altri dolci.

San Lupo, famoso per il suo olio e il pane, ci ha incantato con i suoi vicoli dipinti e i murales. Le volontarie della Pro Loco ci hanno mostrato la preparazione delle tradizionali polpette di pane e formaggio, piatto della tradizione migratoria, che si possono degustare fritte o nel sugo.
Abbiamo poi avuto il piacere di degustare l’olio locale di ……….. accompagnato dal pane artigianale e le pizze prodotte da L’Arte del Pane Giuggiolo, una panetteria rinomata per la qualità dei suoi prodotti da forno .

A San Lorenzello, il paese della ceramica, tra panchine e opere in ceramica colorata, abbiamo scoperto la leggenda del bacio che diede vita al borgo.
Si narra che, dopo la distruzione di Telesia da parte dei Saraceni nel IX secolo, un giovane di nome Filippo Lavorgna si rifugiò sul Monte Erbano. Lì incontrò Rosita, una giovane donna in fuga come lui. La notte del 10 agosto, sotto una pioggia di stelle cadenti, i due si baciarono e decisero di fondare un nuovo villaggio, intitolandolo a San Lorenzo. Il loro amore è diventato simbolo della città e rappresentato attarversola statua presente nei vicoli del borgo. Il piatto tipico che ci hanno presentato è la m’scuttata: taralli bagnati in acqua con pomodorini, origano del monte Erbano e olio locale.
I taralli di San Lorenzello sono famosi per la loro doppia cottura, che conferisce una croccantezza unica, e per l’utilizzo di ingredienti semplici e genuini.

A San Salvatore Telesino abbiamo visitato la splendida Abbazia benedettina che ospita oggi l’Antiquarium di Telesia, una raccolta di reperti archeologici provenienti dagli scavi della vicina città romana di Telesia. Qui abbiamo assistito alla preparazione dello struppolo, il prodotto tipico che San Salvatore Telesino presenterà all’evento di Puglianello.
Lo struppolo è un rustico fritto, di forma tondeggiante preparato con farina e uova e farcito con prosciutto crudo.
La sua ricetta è stata riconosciuta come Prodotto Agroalimentare Tradizionale (PAT) dalla Regione Campania.

Amorosi ci ha stupito con il suo campanile storico accanto alla chiesa di San Michele Arcangelo, ricca di affreschi che risalgono all’epoca del Giordano. Qui abbiamo degustato due specialità: la pannorra, piatto povero a base di pane, fagioli e verdure, e il bolacos, una rivisitazione del tacos messicano con carne bolaca, un progetto sostenibile nato con l’Università Federico II che
mira a produrre carni provenienti da allevamenti sostenibili e rispettosi del benessere animale.
La piadina del bolacos viene farcita con ragù di bolaca, salse e insalata, offrendo un connubio tra tradizione e innovazione gastronomica.
Non potevamo lasciare Amorosi senza assaggiare il famoso gelato della storica gelateria del paese, la cui ricetta è gelosamente custodita e tramandata esclusivamente al proprietario.
Un’altra perla di Amorosi è la Cappella di San Giuseppe, restaurata dal maestro Franco Tagliafierro. Gli affreschi e le vetrate colorate creano giochi di luce che, con i raggi del sole, si riflettono sulle pareti, regalando un’atmosfera mistica e suggestiva. Sull’altare, la croce di Cristo raffigura i quattro evangelisti associati ai loro simboli animali: l’angelo per Matteo, il leone per Marco, il toro per Luca e l’aquila per Giovanni.

Castelvenere, la città del vino e uno dei paesi più vitato della Campania, ci ha accolto tra vitigni e cantine tufacee. Il borgo ospita l’Enoteca Comunale e la “Strada dei Vini”, un percorso che attraversa il centro storico e conduce alle storiche cantine tufacee, scavate nel tufo grigio durante il Rinascimento e oggi parte integrante di un itinerario turistico affascinante. Castelvenere ci delizia con due prodotti tipici, la famosa pizza e Falanghina, a cui è dedicata anche una sagra che celebra due simboli della tradizione enogastronomica campana, e la scarpella, piatto carnevalesco simile alla lasagna riconosciuto come Prodotto Agroalimentare Tradizionale (PAT). Si tratta di un timballo di pasta (solitamente ziti), arricchito con uova, formaggio primo sale, salsiccia stagionata e pecorino grattugiato.
Nel cuore del borgo medievale, il Museo della Civiltà e delle Tradizioni Contadine offre un viaggio nella storia agricola e sociale di Castelvenere. Le quattro sezioni espositive presentano utensili agricoli, fotografie d’epoca, oggetti domestici e una fedele ricostruzione della casa del contadino. Castelvenere è apparso come set de “La bella mugnaia” film del 1955 con Sophia Loren, Marcello Mastroianni e Vittorio De Sica, in particolare la Torre Venere.

Puglianello è un borgo ricco di tradizione e cultura che accoglierà l’evento “Le finestre sul Sannio…e dintorni” che si terrà il 6, 7 e 8 giugno 2025.
Durante la nostra visita abbiamo gustato i salumi dell’azienda agricola Amanteo che
presenteranno un ricco tagliere di salumi, espressione della tradizione gastronomica locale; e i piatti dello chef Agostino del Foro dei Baroni che curerà la parte gastronomica dell’evento, proponendo le carni dell’azienda locale Vitelli Dairy Farm in vari formati. Tra le specialità, l’“Aniell”, un piatto tipico composto da cotica cotta in sugo di pomodoro con ricotta e pomodorini semi-secchi, servito in stile hotdog. Novità dell’evento saranno gli arrosticini di maiale e il panino con hamburger, preparati con carni di alta qualità.
Non mancheranno le birre artigianali di Historia Birreria, che porteranno la loro “De Rinaldi”, una birra ambrata ispirata al barone Ottaviano Dè Rinaldi, vissuto nel castello baronale di Puglianello.
Faicchio è celebre per il suo castello medievale e i panorami montani. Sarà rappresentato dall’azienda agricola Fragola che coltivano con passione il grano Senatore Cappelli, una varietà antica e pregiata. All’evento, presenteranno i loro cavati matesi con crema di broccoli, entrambi prodotti da loro. Abbiamo poi assaggiato il tagliere di salumi e formaggi accompagnati da olio extravergine d’oliva e taralli, espressione della tradizione gastronomica locale.

Cusano Mutri parteciperà con la sua frazione Civitella Licinio, immersa nel verde del Parco Regionale del Matese, e qui il panificio Da Lucia e Nicola, chi hanno presentato i prodotti che porteranno all’evento: il casatiello al formaggio e i panzerotti di castagne. Il Casatiello ripieno al formaggio è una variante del tradizionale casatiello napoletano, preparato con un impasto soffice e arricchito da un generoso ripieno di formaggi locali. I Panzerotti di castagne sono invece dolcetti tipici della zona, realizzati con due sfoglie di pasta ai grani antichi e una farcia di castagne, cioccolato e agrumi.

Torrecuso ci ha affascinati con i suoi vitigni e con i suoi panorami mozzafiato. Qui abbiamo incontrato Maria, una giovane imprenditrice che ha saputo innovare la tradizione locale creando gli “Amari di Torrecuso”. Utilizzando i pregiati vini del territorio, Maria ha dato vita a due prodotti unici:
–Amaro di Torrecuso: realizzato con l’Aglianico della Cantina Torre dei Chiusi, offre un gusto deciso e avvolgente, espressione autentica del territorio. Qui abbiamo conosciuto anche la signora Anna, maestra nella realizzazione di cesti intrecciati a mano.
–Genziana alla Falanghina: un amaro ottenuto dalla Falanghina delle Cantine Tora, che coniuga la freschezza del vitigno autoctono con le note amaricanti della genziana.

A Torrecuso, abbiamo avuto il piacere di conoscere la signora Anna, maestra cestaia che da anni realizza cesti intrecciati a mano con cura e dedizione. L’arte della cesteria, una delle più antiche forme di artigianato, richiede passione, impegno e soprattutto tanta pazienza.

Pietraroja, incastonato tra le montagne del Sannio, è un borgo che sorprende per la sua storia e le sue tradizioni. Conosciuto come la “città del dinosauro”, è qui che nel 1981 è stato scoperto “Ciro”, il primo dinosauro rinvenuto in Italia. Qui abbiamo assaggiato il carrato, pasta fatta a mano con ferretto, servita con ragu di capra e pecorino. Questo piatto, che si fa esclusivamente a Pietraroja, è stato inserito nell’elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT).

A Paupisi le volontarie della Pro Loco ci hanno mostrato la preparazione dei cecatielli paupisani, piccoli cavatelli fatti a mano con maestria dalle volontarie. Ogni anno, da maggio ad agosto, si dedicano alla loro preparazione in vista della sagra che si tiene l’ultimo weekend di agosto, raggiungendo la produzione di oltre 16 quintali di pasta. Un lavoro di mesi, fatto con amore e tradizione che potremo degustrare in via esclusiva all’evento “Le finestre sul Sannio e dintorni” il prossimo 6-7-8 giugno.

Ruviano, nell’Alto Casertano, è noto per il suo suggestivo progetto “Un Mondo di Luci”, che ha trasformato il centro storico in un’esperienza visiva unica. Qui abbiamo incontrato i giovani gestori di Còce Pizzeria, una realtà che mira a riportare il gusto e la convivialità nel cuore del borgo e che porteranno all’evento la loro pizza fritta, in vari gusti tra cui la classica montanara che abbiamo potuto assaggiare in anticipo, mentre gli altri gusti saranno svelati all’evento.
Alvignanello, piccolo borgo casertano che celebra ogni anno la sagra del cuzzetiello napoletano,
portando l’anima partenopea nel cuore della provincia di Caserta. Saranno presenti all’evento con il loro cuzzetiello, proposto nella tradizionale versione con polpette al ragù e nella versione più moderna con altri gusti che saranno svelati durante l’evento. Dal 18 al 20 luglio 2025 inoltre, Alvignanello ospiterà la Sagra del Cuzzetiello che celebra il famosissimo street food organizzato dall’associazione “Fessarie ‘e Cafè” che offre un’esperienza completa tra cibo, musica e tradizione locale.
Essendo in zona, abbiamo deciso di regalarci anche un momento di puro relax e connessione con la natura: un’escursione a cavallo insieme a Cavalcando il Matese, un maneggio che organizza splendide passeggiate tra i sentieri del Sannio. Accompagnati da guide esperte, abbiamo attraversato scenari mozzafiato, guadato un fiume limpido e cavalcato immersi nella natura incontaminata del Matese, tra il silenzio dei boschi e i profumi della campagna.
È stato il modo perfetto per concludere questo nostro viaggio alla scoperta dei sapori, delle tradizioni e delle storie autentiche dei paesi del Sannio e dell’Alto Casertano. Per chi verrà all’evento di Puglianello il 6, 7 e 8 giugno, il nostro consiglio è di non limitarsi solo alla manifestazione, ma approfittare per rimanere in zona qualche giorno in più: tra passeggiate a cavallo, borghi incantati, prodotti genuini e accoglienza calorosa, vivrete un’esperienza autentica e indimenticabile nel cuore della Campania più vera.
Vi aspettiamo il 6, 7 e 8 giugno a Puglianello!
Siete tutti invitati a partecipare a questo evento imperdibile, perfetto per chi ama il cibo autentico, locale e di qualità. Ogni sera ci sarà tanto divertimento con spettacoli come i Riturnella, Radio Company e lo show musicale Festa Totale – Italian Dance Show. Non mancheranno giostre per grandi e piccini, parcheggi gratuiti e un’apposita area camper per vivere appieno l’atmosfera di festa. E ovviamente ci saremo anche noi!
Preparatevi a scoprire il meglio del Sannio e dell’Alto Casertano: vi aspettiamo a braccia aperte!